Il Relationship Coaching si basa su tre postulati, che rappresentano la sua “visione del mondo”.

  • Ogni contesto di Coaching può essere ricondotto alle relazioni fra gli attori coinvolti in esso.
    Qualsiasi “problema” nasce in rapporto a qualcuno o qualcosa, siano esse persone, cose o situazioni.
  • Le dinamiche relazionali fra gli attori coinvolti risultano simili, indipendentemente dal contesto nel quale si svolgono (coppia, famiglia, amicizia, lavoro).
    Ciò significa che in qualunque frangente le costanti “critiche” della relazione sono sempre le stesse.
  • Il primo rapporto a cui il Coaching Relazionale porta attenzione è quello con sé stessi.
    Infatti, non è possibile avere relazioni funzionali con gli altri senza prima averne una sana con sé stessi.

Tale “visione del mondo” può dunque essere applicata sia a un problema di coppia, sia a un disaccordo genitori-figli, sia a un contrasto organizzativo di una piccola/media impresa. Inoltre, essa permette sessioni vuoi individuali, vuoi di coppia, vuoi di gruppo.

Ma come il Relationship Coaching traduce in realtà la sua “visione del mondo”?
Due sono gli strumenti fondamentali.

 

1. ACCORDI DI RELAZIONE
Delineare, in modo chiaro e aperto, tanto l’ambito, quanto i limiti nei quali si attuerà una relazione consente di puntare a un rapporto che sia

  • sinergico, cioè che preveda un equo dare/avere da parte di ciascun attore nella relazione
  • di spazio/legame, ossia che crei un equilibrio vivibile fra libertà individuale e obblighi relazionali
  • di valorizzazione della diversità, vale a dire che guardi alle singole peculiarità degli attori come a un elemento che può arricchire la relazione, anziché come a una fonte di contrasto.

2. COMUNICAZIONE EMPATICA
Affrontare in maniera non violenta un conflitto di relazione significa descrivere obiettivamente cosa è accaduto, esplicitare quali bisogni personali siano stati disattesi, e chiedere alla controparte cosa essa possa fare per venire incontro a queste esigenze.
Un approccio di tal genere ha maggiori chance di risolvere il conflitto rispetto a una comunicazione fatta di lamentele e critiche, se non di aspettative e pretese.

Il Relationship Coaching, insomma, pone al centro del lavoro la cura di sé stessi e della relazione, poiché creare condizioni di inclusione, armonia e connessione tra gli attori in gioco fa la differenza: il clima che si respira fra loro è determinante al conseguimento degli obiettivi che loro stessi si sono prefissati.